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Il tumore della mammella 

Il carcinoma della mammella rappresenta ancor oggi il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza che per mortalità. La probabilità di ammalarsi aumenta progressivamente con l’età e, dato il continuo invecchiamento della popolazione residente in Italia, i casi di questa malattia sono aumentati.

Per contro, i tassi di mortalità per tumore sono diminuiti; questo probabilmente dipende dal miglioramento delle possibilità di cura, soprattutto per le lesioni diagnosticate precocemente. L’obiettivo principale del programma di screening mammografico è diminuire la mortalità specifica per cancro alla mammella nella popolazione invitata, effettuando controlli periodici (biennali). Grazie all’anticipazione diagnostica non solo si possono ridurre i tassi di malattia diagnosticata in stadio avanzato, ma si può decisamente migliorare la qualità della vita delle pazienti, favorendo la diffusione di trattamenti di tipo conservativo.

La fascia di età a maggior rischio è quella compresa tra i 50 e i 74 anni ed è per questo motivo che i programmi di screening mammografico organizzati dalle Aziende sanitarie sono rivolti alle signore di questa età. 

Come si effettua lo screening?

Il test di screening è la mammografia bilaterale con lettura in doppio cieco (refertata cioè in modo indipendente da due radiologi con accertata esperienza in materia) in modo da esaltare al massimo la sensibilità clinica dell’esame. Sulla base delle linee guida scientifiche in caso di negatività è prevista la ripetizione dell’esame con cadenza biennale tra i 50 e i 74 anni. 

Perché è utile fare la mammografia?

La mammografia permette di individuare l’eventuale tumore quando non è ancora palpabile (dimensioni inferiori a 1 cm); in questo caso aumentano le possibilità di guarigione e l’intervento chirurgico è conservativo (molto ridotto).

Come si prenota la visita di screening?

Tutte le signore di età compresa tra i 50 e i 74 anni, assistite nella provincia di Savona sono invitate a partecipare allo screening mediante il recapito a domicilio di lettera personalizzata, indicante appuntamento prefissato presso la sede radiologica più vicina al proprio indirizzo (Albenga, Pietra Ligure, Savona, Cairo Montenotte).

Alla lettera di invito è allegato un opuscolo informativo, che spiega le ragioni e le modalità di esecuzione della mammografia di screening. 

È necessario pagare un ticket? Occorre la richiesta del medico curante?

La partecipazione al programma è completamente gratuita e non occorre l’impegnativa del medico curante. È sufficiente portare la lettera di invito ed il tesserino sanitario. 

Consegna del referto/esito del test

Se l’esito della mammografia sarà negativo (ovvero normale) la donna riceverà entro trenta giorni una lettera di risposta e sarà richiamata a controllo dopo due anni. 

E se l’esame risulta positivo?

Se la mammografia sarà non ben leggibile o si rileveranno delle alterazioni più o meno sospette, la signora sarà richiamata telefonicamente dal personale competente per eseguire ulteriori accertamenti di secondo livello (ecografia, esame citologico, biopsia, etc.) Concordandone l’appuntamento.

Gli accertamenti di secondo livello sono eseguiti presso le sedi radiologie dei 2 Presidi Ospedalieri: Pietra Ligure e Savona.

Tutti gli esami previsti dal programma di screening vengono eseguiti gratuitamente e, come per la mammografia di base, non occorre alcuna impegnativa da parte del medico curante. Ciò consente di seguire costantemente la salute della donna che aderisce al programma. 

E prima del prossimo invito?

È raro, ma possibile, che un tumore alla mammella insorga nell’intervallo tra una mammografia risultata negativa e la successiva (lesione, tumore o cancro di intervallo).

Per questo si suggerisce l’autopalpazione nel periodo che intercorre fra gli esami.

I medici di famiglia collaborano al programma di screening e potranno essere consultati per avere indicazioni. Ad essi, inoltre, occorre fare riferimento in caso di comparsa di un nodulo o alterazioni della pelle o dei capezzoli, anche se insorti solo poco tempo dopo l’esecuzione di accertamenti risultati negativi.

Ultima modifica: 03 Maggio 2024

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