Un progetto per la presa in carico del paziente fragile nella Val Bormida
Prosegue con risultati significativi il progetto “Presa in carico del paziente fragile nel territorio valbormidese e dispensazione delle terapie farmacologiche”, attivo da marzo 2023 presso il Distretto delle Bormide.
L’iniziativa è stata avviata grazie alla collaborazione tra il Distretto delle Bormide e la S.C. Farmaceutica, con il coinvolgimento del personale sanitario dei Poliambulatori dell’Ospedale Distrettuale “San Giuseppe” di Cairo Montenotte e il supporto di una farmacista.
Il progetto è stato reso possibile, e continua a essere sostenuto, grazie al contributo dell’Associazione dott. Franco Guido Rossi, che ha finanziato una borsa di studio per una farmacista. L’Associazione, realtà di volontariato attiva in tutta la Val Bormida e sostenuta esclusivamente da donazioni private, rappresenta da anni un punto di riferimento sul territorio per l’assistenza domiciliare gratuita ai pazienti.
L’obiettivo è di garantire un’assistenza sanitaria e farmaceutica di prossimità, riducendo il disagio dei pazienti fragili che, fino all’attivazione del servizio, erano costretti a recarsi mensilmente all’Ospedale San Paolo di Savona per il ritiro delle terapie. Notevoli quindi i vantaggi per i pazienti ed per i loro caregiver, con risparmio di tempo e chilometri percorsi e con una conseguente ricaduta anche in termini di sostenibilità ambientale.
In particolare poi con questa nuova organizzazione, i pazienti possono contare su un servizio personalizzato: la farmacista dedicata si occupa della presa in carico delle prescrizioni, della verifica dell’appropriatezza terapeutica, del monitoraggio dell’aderenza, della riconciliazione farmacologica e dell’allestimento delle terapie personalizzate.
Grazie al sostegno dell’Associazione, il servizio è cresciuto progressivamente: il numero dei pazienti che usufruiscono della distribuzione diretta dei farmaci presso il Distretto è infatti passato da 34 nel 2023 a 137 nel 2025, un dato che conferma l’utilità e l’efficacia del modello adottato.
“Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di sanità territoriale integrata – sottolinea il dott. Michele Orlando, Direttore Generale di Asl 2 – portando il personale sanitario vicino al cittadino e offrendo un supporto essenziale ai pazienti anziani, fragili e non autonomi. Da parte nostra, un sentito ringraziamento all’Associazione Guido Rossi, che con la propria sensibilità e attenzione ha contribuito al consolidamento di un progetto che migliora la qualità della vita e il benessere della cittadinanza locale.”